Tempo di lettura 10 minuti ben spesi!

La tua piscina sarà una compagna fedele di giochi e relax per molti anni.

Per darti il massimo della soddisfazione e benessere richiede però una serie di attenzioni da osservare accuratamente.

Le operazioni di manutenzione di una piscina variano in funzione delle stagioni:

  • Stagione di pieno utilizzo (tarda primavera – estate)
  • Chiusura (fine estate / inizio autunno)
  • Riapertura e rimessa in efficienza (inizio primavera)

Si fa presto a dire… acqua. Impariamo a conoscerla e a trattarla al meglio.

Le caratteristiche dell’acqua cambiano naturalmente (temperatura, evaporazione, bagnanti, piogge, venti, polveri, fuliggini) o artificialmente (prodotti di trattamento). Tre sono i parametri importanti da tenere sempre sotto controllo per ottenere il giusto equilibrio e la massima trasparenza dell’acqua per la tua sicurezza e per quella dei tuoi bimbi:

TH (Total Hardness):

Esprime la Durezza Totale dell’acqua, data dal contenuto di sali di calcio e di magnesio. Si tratta di Sali generalmente solubili ma che, per riscaldamento o per evaporazione, precipitano andando a formare depositi di calcare. L’unità di misura del TH è il °f (grado francese) dove un grado rappresenta 10 mg di carbonato di calcio(CaCO3) – calcare – per litro di acqua (1°f = 10 mg/l).Il TH ideale è di 20°f, pari a 200 mg/l, quindi a 20 kg di calcare per 100 mc d’acqua.Se il TH è superiore, si formano depositi di calcare e l’ambiente diventa ideale per lo sviluppo delle alghe: le alghe si attaccano ai depositi e quindi, maggiore è la presenza di calcare, maggiore è la proliferazione delle alghe.Al contrario, se il TH è inferiore a 100 mg/l (10 kg di calcare per 100 mc), l’acqua diventa aggressiva e posso andare incontro a fenomeni di corrosione e di degradazione del liner in PVC. Il PVC contiene minerali e l’acqua della vasca, se impoverita di questi, va a cercarli nell’ambiente che la circonda per trovare il suo equilibrio.Per equilibrare il TH della tua piscina, Busatta consiglia l’utilizzo di ACTI Anticalcare nel primo caso e di ACTI TH Plus nel secondo.

TAC (Titolo Alcalimetrico Completo)

Esprime l’Alcalinità totale che determina il potere tampone dell’acqua, cioè la capacità dell’acqua di “resistere” a cambiamenti indotti del suo pH.Il TAC determina quindi la stabilità del pH. L’unità di misura del TAC è la stessa del TH, vale a dire il °f (grado francese) dove 1°f è uguale 10 mg/l di carbonato di calcio. Il TAC ideale è compreso tra 100 e 250 mg/l.

  • Se il TAC è inferiore agli 80 mg/l, il pH è molto instabile e l’acqua diventa aggressiva (dissolve il carbonato di calcio).
  • Se il TAC è superiore ai 250 mg/l, il pH è troppo stabile e quindi si dovrà fare un uso continuo di Ph Minus o pH Plus per regolarlo.

Per equilibrare il TAC, Busatta consiglia l’uso di ACTI Alcafix nel primo caso (incrementatore di alcalinità) e di ACTI pH Minus liquido (riduttore di alcalinità) nel secondo caso.

pH (Potenziale Idrogeno):

Esprime il grado di acidità o alcalinità dell’acqua. Il pH ideale di una piscina è 7.2 o comunque dovrebbe essere di valore compreso tra 7.0 e 7.4. In pratica l’acqua deve avere un valore simile al pH della pelle o degli occhi per non causare irritazioni fastidiose.Con pH 7.2, l’acqua è neutra e in condizioni ideali: non dissolve né deposita il carbonato di calcio. Inoltre, con un pH neutro i disinfettanti, di qualunque tipo (cloro, bromo, ossigeno) sono più attivi ed efficaci.Per regolare il pH, dopo aver regolato il TH e prima di regolare il TAC, Busatta consiglia l’uso di pH Minus in polvere per abbassare il valore e pH Plus in polvere per aumentarlo.

Come misurare i valori dell’acqua

  • Con strisce reagenti su stick a lettura comparativa, anche multiparametro, rapide ed economiche, come per esempio AquaCheck
  • Più precise delle strisce sono le pastigliette o i liquidi reagenti, forniti in kit per l’analisi dei parametri principali
  • In alternativa, puoi utilizzare un fotometro elettronico per visualizzare i valori dell’acqua in modo facile, veloce e, soprattutto, preciso. Ne esistono diversi tipi in commercio, da quello ad uso privato a quello professionale.
  • Con un innovativo strumento di analisi automatica dell’acqua, tramite sonde sempre in acqua, collegato al tuo smartphone, in grado di fornire dati aggiornati in tempo reale e di suggerirti le attività di manutenzione, come per esempio Ondilo.

Misura i valori dell’acqua direttamente

Presso i punti vendita ACTI puoi trovare il servizio ACTISoft, la soluzione innovativa per la diagnosi dell’acqua: un programma software permette di effettuare una completa diagnosi dell’acqua a partire dalla misurazione dei parametri principali dell’acqua, per ogni tipo di trattamento (cloro, bromo, sale, ossigeno attivo…), ogni tipo di filtrazione (sabbia, vetro, cartuccia, diatomea, sacco…) ed ogni tipo di piscina (piscine residenziali, piscine ad uso collettivo, piscine all’aperto, spa).La diagnostica riprende i valori misurati e i valori ideali adatti per il tipo di trattamento e la vasca.Nel caso in cui questi valori siano differenti, il programma ti consiglierà il giusto trattamento con i prodotti ACTI, indicando il dosaggio esatto, a seconda del volume e della temperatura della piscina.Questo ti permetterà di aggiungere l’esatta quantità di prodotto, acquistando correttamente i prodotti specifici per la tua piscina.

Il riempimento durante la stagione di utilizzo

La piscina va riempita sempre con acqua pulita e possibilmente di acquedotto. Qualora non fosse possibile e si facesse ricorso ad altre sorgenti, andranno comunque strettamente osservate alcune regole, in caso di riempimento sia con acqua di pozzo sia di autobotte. Andrà sempre eseguito un trattamento dell’acqua con appositi prodotti chimici per verificarne la purezza e l’eventuale presenza di minerali che potrebbero creare sgradevoli reazioni chimiche (clorazione e intorbidimento dell’acqua, odori sgradevoli) entrando in contatto con i prodotti a base cloro normalmente usati per la disinfezione dell’acqua.

Disinfezione dell’acqua

Nonostante l’aspetto limpido e cristallino, l’acqua è soggetta a costanti forme di contaminazione. Batteri, microorganismi e corpi estranei vengono immessi in piscina quotidianamente sia perché l’impianto è quasi sempre all’aria aperta sia perché il corpo dei bagnanti rilascia costantemente residui organici.Con i prodotti chimici e le tecniche giuste l’acqua non presenterà in ogni caso nessun tipo di rischio e i tuoi bagni saranno sempre sicuri al 100%. Esistono varie tecniche di disinfezione, ognuna funzionale al risultato richiesto, che si diversificano per i prodotti, la frequenza e le metodologie utilizzate.

Tecniche di disinfezione: le metodologie più utilizzate

  • Cloro
    È senza alcun dubbio il prodotto più utilizzato, soprattutto nelle piscine pubbliche. È facile da utilizzare e ha un costo contenuto. Viene immesso in acqua sotto varie forme: liquido, in pastiglie (più comunemente conosciute come “pastiglioni”) e granulare. Ha un’ottima tenuta ai raggi UV e agisce lentamente, ma con metodo, in acqua.
  • Bromo
    È meno corrosivo ed efficace del cloro, ma presenta molti vantaggi che lo rendono largamente utilizzato tra i prodotti alternativi per la disinfezione dell’acqua.Presenta infatti caratteristiche corrosive inferiori e non produce odori. Benché abbia un potere battericida inferiore e meno dipendente dal pH, viene largamente utilizzato per la minore invasività e la maggiore flessibilità d’uso.
  • Elettrolisi salina
    È il più diffuso tra i sistemi automatici di disinfezione. Lavora in assenza di prodotti chimici perché autoproduce il cloro con il solo ausilio di sale ed energia elettrica (da cui il termine “elettrolisi” derivato dal greco e che significa “rompere con l’elettricità”). Con poche controindicazioni, viene largamente utilizzato anche nelle SPA ed è forse la migliore alternativa al classico cloro.
  • Ozono
    È un trattamento complesso, dal costo elevato ma dal risultato garantito. L’ozono viene prodotto da un dispositivo denominato ozonizzatore, che ne regola la produzione e l’utilizzo. Grazie al forte potere ossidante del gas, agisce direttamente ed efficacemente su alghe e batteri.
  • Raggi UV
    È il sistema più utilizzato in alternativa al cloro perché non richiede alcun impiego di prodotti chimici. La disinfezione dell’acqua avviene tramite l’utilizzo di lampade a luce UV immerse nell’acqua. L’energia prodotta ha un potere dirompente su batteri e alghe, perché ha la capacità di aggredirli direttamente nel loro DNA, eliminandoli definitivamente. Vi sono sul mercato diversi modelli di sistemi a raggi UV, che variano in funzione della potenza richiesta dalle dimensioni della piscina.
  • Pulizia ordinaria
    Una regolare pulizia è la migliore garanzia per mantenere sempre in perfetta forma la piscina, riducendo anche consumi e costi d’esercizio.
    • Prodotti chimici per la pulizia della vasca: a base acida (pH 2-3) per eliminare calcare, macchie di ferro/manganese e patine silicee oppure a base alcalina (pH 9-14) per la pulizia di detriti organici e sporco grasso
    • Prodotti chimici per la disinfezione dell’acqua
    • Pulizia del fondo vasca: da effettuare tramite un robottino, una scopa aspirante puliscifondo o un pulitore idraulico per eliminare spore, alghe e batteri invisibili a occhio nudo
  • Manutenzione ordinaria e pulizia del filtro:
    Il filtro è dotato di un manometro che indica la pressione del circuito all’entrata del filtro. La pressione iniziale di un filtro appena messo in funzione, è di solito inferiore ad 1 bar. Questa pressione però aumenta man mano che la sabbia si sporca perché trattiene le impurità dell’acqua. Il filtro è da pulire quando il manometro indica una pressione di 0,70 bar superiori alla pressione di partenza; in pratica non devi mai lasciare che la pressione oltrepassi 1,5 bar per pulire il filtro. Il primo passo per avere un’acqua pulita e limitare l’uso dei prodotti chimici inizia dalla buona gestione della filtrazione: una corretta manutenzione del filtro incide per l’80% sulla pulizia dell’acqua, mentre i prodotti chimici per il 20%.
  • Pulizia del bordo vasca:
    serve ad evitare che impurità e sporcizie di vario genere (foglie, insetti, erba, terriccio, ecc.) portati dai bagnanti o dal vento si depositino in acqua, inquinandola.
  • Chiusura (fine estate/inizio autunno)
    Quando sole, caldo, tuffi e nuotate saranno un ricordo è tempo di pensare a predisporre la piscina per la stagione invernale.Una serie di accortezze e di piccoli interventi farà sì che la piscina non subisca danni con il freddo e che alla riapertura sia possibile rimetterla velocemente in efficienza senza effettuare costose manutenzioni o riparazioni.Il freddo, le intemperie, la salsedine e l’inquinamento possono infatti determinare una serie di danni alle tubature (in caso di ristagno dell’acqua) e al rivestimento della piscina.È comunque importante non svuotare del tutto la piscina sia perché la mancanza dell’acqua potrebbe alterare l’equilibrio della struttura a causa delle pressioni esterne non controbilanciate dall’acqua, sia perché senza acqua si potrebbe avere un’usura precoce dei rivestimenti, rigonfiamenti del PVC, formazione di macchie e di muffe.

Gli interventi prima di mandare a riposo la tua piscina

  • Pulire bene il fondo della piscina tramite un apposito dispositivo (robot, scopa puliscifondo, ecc.)
  • Togliere, svuotare e pulire i cestelli degli skimmer
  • Pulire il prefiltro della pompa
  • Pulire MOLTO bene i filtri secondo le relative indicazioni in funzione della tipologia (controlavaggio per filtro a sabbia, ecc.)
  • Effettuare una clorazione choc dell’acqua utilizzando un apposito prodotto chimico per l’inverno e un antialga, lasciando in ricircolo per 24 ore
  • Disporre l’apposita copertura invernale e spegnere l’impianto di filtrazione.
  • Rimuovere tutte le parti asportabili: scalette e accessori vari
  • Le coperture invernali sono fondamentali, se non indispensabili, per proteggere la piscina durante l’inverno, preservandola da sporcizia, intemperie, raggi solari, evitando la proliferazione di microorganismi ed alghe e riducendo l’uso di prodotti chimici.
    Sono normalmente realizzate in materiale impermeabile antistrappo e resistente al gelo.In caso della presenza di bambini o animali nell’abitazione, è fortemente raccomandabile utilizzare le cosiddette “coperture di sicurezza”, realizzate con un telo in PVC rinforzato da barre, che prevengono il rischio di pericolose cadute accidentali nella piscina semivuota, potendo sopportare il peso di diverse persone.

Si riparte! Rimessa in funzione della piscina (inizio primavera)

Con l’arrivo della primavera, sarà tempo di cominciare a pensare di rimettere in funzione la piscina svolgendo le indispensabili operazioni.Ipotizzando che la piscina sia stata “chiusa” correttamente, svolgendo tutte le operazioni necessarie a ritrovarla pronta per la riapertura (come pulizia degli impianti, messa a riposo, copertura e trattamento con prodotti chimici per l’inverno, posa della copertura invernale) e che non sia stata svuotata, la riattivazione dell’impianto sarà semplice e veloce.

  • La pulizia del solarium
    Ancor prima di dedicarsi alla piscina, consigliamo di preparare, pulire e ripristinare (eliminazione erbacce, riparazione pavimentazione, ecc.) l’area intorno ad essa, meglio conosciuta come solarium. Indistintamente dal materiale con cui è realizzata, sarà indispensabile dedicarsi alla sua pulizia prima di iniziare le altre attività perché in questo modo non si rischierà di sporcare l’acqua e se ne beneficerà per l’intera la stagione.
  • Il giardino sempre più bello
    Sarà tempo di apportare tutte le modifiche ipotizzate e preparare siepi, piante e fiori nel miglior modo possibile per rendere più accogliente e funzionale tutta l’area verde.
  • Rimozione della copertura invernale
    Prima di riporla, andrà pulita con attenzione in modo tale da poterla utilizzare anche per il futuro senza problemi.Non ci sono regole predefinite, ma è necessario chiaramente pulirla molto bene da entrambi i lati e metterla a riposo una volta asciutta in un ambiente coperto e protetto dalle intemperie.
  • Rimessa in funzione degli impianti
    L’ operazione seguente sarà quella al controllo e alla messa in funzione degli impianti per il funzionamento delle piscine e la depurazione dell’acqua. Consigliamo un checkup totale di tutte le apparecchiature, per passare poi a strumenti e accessori.Una particolare attenzione andrà prestata all’impianto di filtrazione e disinfezione: tutto dovrà tornare a funzionare correttamente. A questo scopo, sarà necessario tenere l’impianto acceso per un paio di giorni per verificare anomalie o rumori sospetti: in quel caso sarà necessario rivolgersi all’assistenza del vostro istallatore.
  • Controllo della purezza dell’acqua
    Sarà necessario controllare e correggere tutti i parametri relativi alla salubrità dell’acqua.
    Con l’utilizzo della copertura invernale, la presenza di eventuali impurità dovrebbe essere limitata ma sarà comunque necessario prevedere le operazioni di pulizia del fondo e dei bordi e poi passare all’utilizzo dei prodotti necessari per riportare il valore del pH ai livelli richiesti.Di solito, in presenza di utilizzo di prodotti chimici, a inizio stagione viene effettuata una cosiddetta “clorazione shock”, vale a dire l’immissione di una quantità elevata di cloro per poi, nei giorni seguenti, tornare ai livelli normali.Per fare questo è possibile utilizzare adeguati kit manuali o strumenti domotici (capaci di pensare a tutto automaticamente).

Ora sei pronto per mantenere la tua piscina nel migliore dei modi.